Per la prima volta in Italia arriva la favola del Conte Arnau
Teatro Don Bosco di Saluzzo, 19 e 20 ottobre 2023
In collaborazione con Salone Internazionale del Libro di Torino per il Festival del Libro Medievale
Prende il via la XXII edizione di EstOvest Festival, che si estenderà, attraverso tre episodi, dal 19 ottobre al 5 novembre in diversi luoghi. La manifestazione, organizzata dall’Associazione EstOvest Festival, intende esplorare il ruolo dell’intelligenza artificiale e delle tecniche digitali in campo musicale, muovendosi fra passato e futuro.
Si parte con uno scenario sommerso, animato da marionette subacquee, scenografie e luci, grazie allo spettacolo El Comte Arnau, su testi di J. Maragall, con il Teatro Liquido di Barcellona, in scena al Teatro Don Bosco di Saluzzo (Cn) giovedì 19 ottobre alle ore 20.30 e venerdì 20 ottobre alle ore 10 e alle ore 11.30.
L’ingresso è gratuito su prenotazione online tramite la piattaforma Mailticket .
L’opera arriva per la prima volta in versione italiana, prodotta da EstOvest Festival. Lo spettacolo ha conseguito il Premio Creazione del Dipartimento di Cultura della Catalogna ed è supportato dall’ICEC (Istituto Catalano di Aziende Culturali).
L’evento costituisce un’anteprima del Festival del Libro Medievale di Saluzzo, in collaborazione con il Salone Internazionale del Libro di Torino.
Si tratta di una tipologia di spettacolo estremamente originale e di grande suggestione. Il progetto, che ha già riscosso importanti successi in diverse città europee, sviluppa la propria trama in un acquario al cui interno si muovono delle marionette.
Un antico racconto medievale narra della vita, della morte e della trasformazione del Conte Arnau. L’uomo buono, marito rispettoso e padre di famiglia, torna dalla guerra ma è divenuto un malfattore: accompagnato dal suo fedele cavallo si diverte commettendo crimini contro i suoi vassalli. Una notte entra nel Monastero di Sant Joan per rapire la giovane Badessa Adalaisa, di cui si è innamorato. Durante la fuga, entrambi muoiono in circostanze misteriose. In quel momento il Conte chiede di vivere eternamente, cavalcando senza sosta per l’eternità.
Il ricordo di lui e dei suoi misfatti è trasmesso di generazione in generazione attraverso una canzone che nel tempo inizia a ossessionarlo. La coscienza di Arnau, scossa da quel tormento, si risveglia quando la voce di una giovane, ispirata dall’amore e non dall’odio, canta la canzone. La bellezza di quel canto detiene la corsa del Conte, che può finalmente
godere di un placido oblio.
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